Teatro

Ravenna Festival: 26esima edizione nel segno di Dante

Ravenna Festival: 26esima edizione nel segno di Dante

Il 22 maggio si apre la XXVI edizione del Ravenna Festival, che si concluderà il 27 luglio. "L'amor che move il sole e l'altre stelle", il verso che chiude la Commedia dantesca apre, d'altra parte, e segna il tema del ricco e denso programma del Festival, che sarà dedicato a Dante Alighieri.

«L’amor che move il sole e l’altre stelle», il verso che chiude la Commedia dantesca apre, d'altra parte, e segna il tema del ricco programma del Ravenna Festival 2015, nella sua XXVI edizione, che sarà dedicata a Dante Alighieri. L'occasione è il 750° anniversario della nascita, che prelude, lungo un percorso settennale, alle celebrazioni nel 2021 del VII Centenario della morte del Poeta esule a Ravenna. Questa ricorrenza, già di per sé estremamente significativa, segnerà di fatto l'incipit di un percorso, della durata di sette anni, con una scansione biennale, che si concluderà nel 2021, alla celebrazione del VII Centenario della morte del poeta esule a Ravenna, città che ne custodisce gelosamente le spoglie mortali e ne coltiva amorevolmente l'immortale memoria.

Tappe di questo percorso saranno altrettanti lavori e progetti commissionati dal festival ad artisti che operano nei diversi linguaggi della creazione contemporanea, assecondando la natura multidisciplinare della manifestazione. Obiettivo principale è quello di mettere in evidenza l’attualità vivificante dei capolavori danteschi, in primis la Commedia, inesauribile ‘opera mondo’ in cui è forse depositato anche il segreto della nostra modernità.
La tematica apre a collaborazioni e coproduzioni del festival con le città dantesche: da quella natale di Firenze, a Verona e poi al festival dei Due Mondi di Spoleto, con cui la manifestazione ravennate ha aperto un fecondo rapporto di scambio destinato a svilupparsi nei prossimi anni. Il cartellone, dal 22 maggio al 27 luglio 2015, offre qualcosa come una cinquantina di eventi, come sempre all’insegna della pluralità delle creazioni artistiche: fra concerti di musica antica, classica, contemporanea e d’autore, allestimenti multimediali, musical e danza contemporanea, letture e messe in scena teatrali, fra Ravenna, Russi (Palazzo San Giacomo), Comacchio (Trepponti) fino a Brisighella (Parco della Vena dei Gessi).

Intorno al Somma Poeta e alla sua Commedia si giocano l’opera originale scritta per il Festival dal premio Oscar Nicola Piovani (Vita Nuova) con l’attore Elio Germano e anche L’amor che move il sole e altre stelle, video-opera commissionata al compositore Adriano Guarnieri per la regia di Cristina Mazzavillani Muti. E poi l’esecuzione della Dante Symphonie di Franz Liszt e il recital Ravenna canta il suo Dante con gli attori Ivano Marescotti e Franco Costantini. A questi eventi si aggiungono molteplici concerti dedicati da una parte all’attualità della poesia dantesca e dall’altra alla musica sacra e profana al tempo dell'Alighieri.

Vari e trasversali gli spettacoli “fuori tema”: dal musical tra i più celebri e amati dal pubblico, Rocky Horror Show di Richard O’Brien, alla nuova acclamata creazione ‘dance-thriller The Car Man (Bizet’s Carmen Re-Imagined - in prima italiana e in esclusiva- dell’iconoclasta e geniale coreografo-regista Matthew Bourne che torna Ravenna - dove oramai è di ‘casa’ dopo i successi di Swan Lake, Dorian Gray, Cinderella e Sleeping Beauty, da Saga, opera equestre di Giovanni Lindo Ferretti al recital di Roberto Vecchioni accompagnato dall’Orchestra Sinfonica Cherubini, dalle coreografie punk rock di Michael Clark a quelle sperimentali di Emio Greco, alle afroamericane del Dance Theatre of Harlem.

Per la grande musica sinfonica torna sul palco del Festival il direttore Zubin Metha alla guida dell’orchestra del Maggio Fiorentino e non mancheranno altre formazioni internazionali come i Filarmonci di Monaco diretti da Semyon Bychov, ma da non perdere è anche l’inedito Vivaldi Recomposed di Max Richter, mentre di grande impatto pop sono i 60 anni di sigle televisive, eseguite dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Oppure in ambito cameristico sono una vera occasione per intenditori l’esecuzione integrale dell’opera pianistica di Pierre Boulez e l’integrale dei quartetti per archi di Béla Bartòk. Infine, per il teatro d’autore debutta al festival Il Volo del Teatro delle Albe, drammaturgia dedicata al mondo del lavoro, con le voci narranti di Luigi Dadina e Tahar Lamri.

Capitolo a parte merita l'evento di chiusura del festival, dedicato alla messa in scena del Falstaff di Verdi diretto da Riccardo Muti, unico appuntamento italiano nel 2015 del Maestro con l’opera. La produzione – che riprende l'allestimento ideato e diretto da Cristina Mazzavillani per il bicentenario verdiano nel 2013 – coinciderà con un altro evento unico di rilevanza internazionale. Si tratta della nascita della Riccardo Muti Italian Opera Academy, promossa dalla RM Music. Il corso che avrà sede a Ravenna sarà incentrato sulla formazione di giovani direttori d’orchestra e maestri collaboratori selezionati da tutto il mondo, con particolare indirizzo all’allestimento di un’opera italiana, che per l’appunto sarà il Falstaff verdiano. I frutti del corso, con i giovani protagonisti dell’Accademia, saranno presentati in occasione di uno speciale incontro con il pubblico dallo stesso Maestro Muti.

INFO
Teatro Alighieri, via Mariani 2, 48121 Ravenna
Tel. +39 0544 249244 Fax +39 0544 215840
[email protected]
www.ravennafestival.org